lunedì 10 agosto 2015

Alta Velocità a brescia tra pro e contro

Da diverso tempo si sente parlare dell'arrivo di treni ad alta velocità a Brescia.
Tutto questo tra i favorevoli e gli acerrimi contrari; ma vediamo di analizzare la situazione.
Partiamo dal presupposto che l'alta velocità per brescia non è più nella fase "si farà o non si farà" piuttosto a quella di quale sarà la data di arrivo del primo Frecciarossa.



Si perché, perlomeno per quanto riguarda la tratta Milano-Brescia, i cantieri sono già aperti e i lavori in costante avanzamento senza la mancanza di modifiche ai progetti
La prima tratta tra Milano e Treviglio è conclusa mentre i 39 chilometri rimanenti per giungere al capoluogo bresciano sono in fase di costruzione.
La linea da Treviglio correrà per la maggior parte del suo percorso all'autostrada già aperta A35 meglio conosciuta come BreBeMi.


In origine il progetto prevedeva che per entrare a Brescia venisse creato un interscambio ad ovest della città e che la tratta principale proseguisse a sud di brescia creando una stazione all'aeroporto di Montichiari per poi proseguire verso Verona.
Viste le forti pressioni della giunta comunale bresciana e considerati gli enormi costi per la realizzazione del tracciato a sud è cronaca recente quella dell'abbandono del secondo progetto e di riflesso il tratto Brescia-Verona necessita di una nuova progettazione con la conseguenza dello slittare della data di inizio lavori (si prevede circa due anni).



Contro l'alta velocità si sono e si stanno schierando diversi movimenti NO TAV che criticano duramente i costi sostenuti per le infrastrutture a discapito di un reale guadagno in termini di tempi di percorrenza oltre che l'ingente numero di espropri e disagi.

Per chiarezza: i convogli Frecciabianca che percorrono la tratta Milano-Brescia impiegano 46 minuti (nei momenti di congestione della linea 51minuti) mentre con la linea veloce ce ne metterebbero 31.
Ma non mi fermerei solo a questo.
La tratta presa in causa ma come anche il proseguo verso Verona e Venezia è ormai da diverso tempo satura e nonostante un treno regionale viene dichiarato alla stazione di destino in un ora e dieci minuti spesso arriva in ritardo.
Il fatto di separare i treni liberando la linea storica permetterebbe a mio avviso di migliorare anche questo aspetto (assolutamente non secondario visto il numero di pendolari) evitando spesso soste lunghe dei regionali in stazione per permettere il sopravanzare del frecciabianca o intercity di turno.

Non voglio entrare nel merito dei costi, nonostante dia molto a che pensare il fatto che le linee alta velocità italiane sono le più care di tutto il mondo (tre volte tanto quelle in Francia).

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